Il continuo boom dell’e-commerce italiano

Cresce ancora il mercato online, grazie anche al diffondersi tra la popolazione dei dispositivi mobili always-on come smartphone e tablet. Nel mercato più avanzato sotto questo aspetto, gli Stati Uniti, il primo trimestre del 2018 si è concluso con un boom del 15%  rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per negozi fisici invece l’incremento degli affari è calato seppur di poco.

In scala globale l’e-commerce genera un volume di ricavi che ha superato nel 2012 la soglia del 1000 miliardi di dollari.

In Italia l’e-commerce è in salita, ma non ancora ai ritmi sostenuti degli USA. Nel 2016 questo settore ha registrato un incremento del 12%, per un valore di 25 miliardi di euro; un dato rilevante, se si pensa che ci troviamo in una fase di economia recessiva. Per le imprese che hanno investito nella creazione di piattaforme per gli acquisti online, il 27% del fatturato è stato generato da vendite all’estero, segno che investire in altri mercati e non solo in casa è una strategia vincente.

Le stime degli esperti dicono che nel 2020 il 55% della popolazione europea farà compere in rete. È ovvio che e-commerce e mobile commerce richiedano, soprattutto nel breve periodo, investimenti di varia natura, sia nell’acquisizione di know-how che nello sviluppo di siti e sistemi informatici ad hoc. Il ritorno commerciale però c’è ed è innegabile, e pertanto la rete potrebbe davvero essere il miglior alfiere per portare il made in Italy alla conquista del mondo.

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